La sostenibile leggerezza dell’acqua

Acqua. Si fa un gran parlare, in ambito finanziario, di ESG.
Un po’ come quando, alla fine degli anni ’90, i principali brand dell’alimentare iniziarono ad arricchire ogni label di prodotto della dicitura BIO.
Stiamo parlando di scelte strategiche che, in entrambi i casi, impattano su un’idea di innovazione ambientale legata agli stili di vita.
Perché ESG non resti una mera etichetta e incida sul vissuto delle persone, occorre che le scelte incrocino la domanda e il fabbisogno della fetta più ampia della popolazione.

Nella Giornata Mondiale dell’Acqua, il pensiero è andato a cadere su un comparto un tempo trainante per l’industria italiana, addirittura, leader per decenni in termini di design e tecnologia. Parliamo di beni durevoli, nello specifico degli elettrodomestici bianchi e, nel dettaglio, degli elettrodomestici per lavaggio (nel settore dei grandi elettrodomestici, essi rappresentano la fetta più importante in termini di valore, cioè circa il 43,2%). Se l’ultimo trimestre del 2020, anche in virtù di promo immediate quali Black Friday o di media durata come quelle natalizie, ha registrato un ritorno al segno + nelle vendite, dopo i primi nove mesi con -6,8% di vendite, i primi tre mesi del 2021 (dati Osservatorio Findomestic) si chiudono con un-3% delle intenzioni di acquisto.

L’aspetto positivo, però, è che il 48% degli italiani interessati all’acquisto di grandi elettrodomestici è sensibile a un prodotto sostenibile (per la maggior parte degli intervistati, per sostenibile si intende riciclabile ed ecocompatibile in tutte le sue componenti), ciò che li frena è la percezione (per l’84%) che i prodotti sostenibili siano più costosi…

è vero che l’81% sarebbe disposto a spendere di più per assicurarsi un prodotto green, solo il 15% prenderebbe in considerazione l’opportunità di acquistare a fronte di prezzi maggiorati di oltre il 20% e il 33% non si spingerebbe oltre un sovraccosto del 5%.

Come, allora, tenere insieme la tensione per la sostenibilità con la sua stessa sostenibilità (scusate il gioco di parole)?

La risposta – anzi, le risposte – la danno proprio gli italiani, quando affermano, per il 69%, che spetta allo Stato il compito di incentivare i consumi green, secondo il 69% del campione mentre il 15% farebbe affidamento su banche e società finanziarie.
E, qui, il cerchio ideale si chiude. E giunge la nostra, modesta proposta. Environmental, Social, Governance.

Un semplice win-win, per cui lo Stato emette un superbonus del 110% per la sostituzione di elettrodomestici da lavaggio, una realtà tecnologica come Sogei (controllata dallo Stato e riferimento informatico dell’Agenzia delle Entrate) costruisce una piattaforma ad hoc di raccolta delle informazioni e del credito d’imposta emergente, una realtà finanziaria come Poste Italiane (controllata dallo Stato e promotrice di un interessante percorso di ESG) si fa carico dell’acquisto dei singoli crediti d’imposta bonificando direttamente il relativo importo sul conto del cliente, una realtà produttiva come la Whirlpool (nel cui stabilimento di Ponticelli, periferia est di Napoli a cui siamo legati per provenienza, vive – sotto gli occhi e la preoccupazione di tutti gli italiani – da ormai più di due anni un dramma che coinvolge 400 operai, le loro famiglie e l’indotto intero) ha l’occasione di rimettere in moto le macchine (ebbene, sì, ESG non può prescindere da una sana responsabilità e attenzione per il benessere delle persone), i cittadini – superando il limite del vincolo costo – possono acquistare lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici performanti, garantendo così un risparmio idrico ed energetico nel suo complesso misurabile tra il 25 e il 30% (se consideriamo una ipotesi minima di 80 lavaggi l’anno per famiglia, in un contesto italiano di circa 26.000.000 di famiglie e sapendo che 80 lavaggi l’anno implicano un consumo medio di 4.000 litri d’acqua annui, applicando quindi un’ipotesi di risparmio del 25%, registreremmo un saving annuo di 1 metro cubo d’acqua a famiglia e di 26.000.000 di metri cubi d’acqua in totale, solo in Italia).

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