I dischi per quest’estate. Non sono mille, ma solo tre.

È vero Alfr, lo so, non sono proprietario di una discoteca né partner di una radio. Viene spontaneo chiedere alla socia moglie e libraia, per di più bravissima nella scrittura, di consigliarci un po’ di buone letture per l’estate, però quando ho inserito nel nostro blog l’articolo di Daniela sugli autori da leggere nelle prossime settimane, magari sdraiati su un lettino sotto l’ombrellone, non ho saputo resistere.

Mi è sembrato come un assist perfetto di Kevin De Bruyne sotto porta. Devo solo spingerla in rete.

E allora mi sono venuti in mente tutti quelli che parlano continuamente dei “tormentoni” da spiaggia, tutti i brani musicali copia-incolla che chi avrà la possibilità di andare in località balneari sarà costretto ad ascoltare dalle casse del lido o del bar in riva al mare.

Sai che c’è, adesso ci metto anche i miei, di consigli per l’ascolto, tanto in vacanza un paio di cuffie per isolarsi acusticamente ed evitare di dover ascoltare Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro si trovano sempre.

Ho selezionato tre titoli italianissimi, per tre momenti diversi della giornata, così si può scegliere in relazione al contesto, all’emozione che si prova oppure in base a chi abbiamo di fianco e vogliamo stimolare in un ascolto condiviso:

  • 1 album per ballare (ebbene si, ho scritto “ballare”);
  • 1 album per pensare (volendo, pure per riflettere);
  • 1 album per alzare il gomito (non troppo, giusto un paio di cocktail).

Quello per ballare

Copertina album Eden, La Niña

LA NIÑA – EDEN

Dura poco, solo un quarto d’ora di electro pop, bass music e tammuriate. Tutto rigorosamente in napoletano, stretto. Non provate a richiederlo al dj del vostro lido, comincerà a cercare tra le sue playlist reggaeton per poi dirvi che la musica latina, purtroppo, solo di mattina tra le 11 e le 12 quando ci sono quelli dell’animazione, per i balli di gruppo.


Quello per pensare

Copertina album Immensità, Andrea Lazlo de Simone

ANDREA LASZLO DE SIMONE – IMMENSITÀ

Ha già un paio d’anni ma lo sto riascoltando di recente per prepararmi al live, fine agosto, all’Auditorium Parco Della Musica. Premete play più e più volte, sono solo 4 pezzi e se siete in spiaggia, vi parlerà delle conchiglie senza raccontarvi del mare.

Io ho già comprato il biglietto per il concerto e sarò al parterre numerato, terza fila. Se vorrete farmi compagnia mi trovate lì, puntuale alle 21.00.


Quello per alzare il gomito

Copertina album Ira, Iosonouncane

IOSONOUNCANE – IRA

L’avevo già detto al nostro Lorenzo, quando mi accennava l’idea di coinvolgere questo artista per le musiche di una nuova produzione Own Air:è uno molto complicato, usa tutte le lingue, usa tutti i suoni, usa tutti i rumori, è uno che scrive delle musiche così ampie e destrutturate che non puoi trovare l’inizio né la fine. Ma è un fenomeno assoluto”.

Mi raccomando, ascoltatelo dopo una cena leggera, dopo un paio di bicchieri di prosecco ghiacciato, mai prima delle 23.00. A me ci sono voluti cinque ascolti completi (dura un’ora e mezza) durante due progetti di UX e UI per i nostri clienti Forever Living e Rocco Giocattoli. Alla fine ho capito, ho fatto pace con l’artista che parlando della lingua in cui ha scritto quest’opera la definisce “un idioma ipotetico dello sconfinamento, della migrazione, dell’uomo che marcia per terre e nuota per mari alla ricerca della liberazione”.


Appunto, marciate per terre e nuotate per mari. Buone vacanze.