Sistema di misurazione comportamentale basato su stile alimentare e mobilità sostenibile
Sostenibilità
ambientale
Il tema, in generale, della corporate social responsibility è stato, da sempre, al centro dell’interesse - sia scientifico che gestionale - dei partner di Estrogeni.
Lo studio della relazione delle nostre scelte, come persone e come imprenditori, con la realtà in cui siamo immersi, ha generato azioni concrete e si è proiettato non solo sui principali attori del no profit internazionale ma, soprattutto, sull’intero ciclo di vita (è proprio il caso di dire) aziendale.
Nella sede di Estrogeni:
- Sono installati infissi in PVC con triplo vetro camera a elevato rendimento energetico (-850 kg CO2 annui)
- Il cielo è completamente controsoffittato, con benefici in termini di isolamento termico
- Sono presenti valvole contabilizza-calore sui caloriferi in ghisa
- Tutti i punti luce sono a LED (-141 kg CO2 annui)
- Si beve acqua del rubinetto avendo, per lo scopo, predisposto filtri ultrasuoni anticalcare nelle condotte di ingresso
- Si utilizzano solo bicchieri di vetro e/o borracce (-240 kg CO2)
- Sono state progettate e realizzate superfici vetrate, interne ed esterne, in luogo di quelle murarie, per consentire il massimo utilizzo di luce naturale all’interno degli ambienti di lavoro
Professionalmente, invece, Estrogeni ha sviluppato e seguito progetti innovativi di comunicazione e marketing per organizzazioni internazionali quali Medici Senza Frontiere, Greenpeace, Amnesty International, Fondazione Ebri Rita Levi Montalcini, Istituto Pasteur ma anche per strutture nazionali impegnate fortemente nella valorizzazione delle competenze umane e sociale come Cittadinanzattiva, Consumers’ Forum, Fondazione Santa Lucia, Auser, Parent Project, Fondazione Santa Rita, Un ponte per…, Apurimac.
Sostieniamo la candidature al Premio Nobel per la Pace per i Giusti del Rwanda.
I partner di Estrogeni, regolarmente, donano il sangue presso il Policlinico Umberto I, aderendo alle esigenze di Ad Spem (Associazione Donatori Sangue Problemi Ematologici).
Abbiamo donato, nel 2013, l’1% del nostro fatturato a Unicef Italia.
Sosteniamo le attività dell’associazione Amici di Villa Leopardi di Roma, impegnata nella manutenzione, animazione e riqualificazione civica dello stabile e del parco circostante.
All’interno di questo contesto (interno ed esterno), Estrogeni, da fine 2017 si sta occupando delle attività di disseminazione e divulgazione di un progetto di ricerca e innovazione finanziato dall’Unione Europea con il programma Horizon 2020, denominato CLIC (Circular models Leveraging Investments in Cultural heritage adaptive reuse), coordinato dall’Iriss (Istituto di Ricerca per lo Sviluppo), organo del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), in collaborazione con 15 Partner provenienti da 10 Paesi europei.
Tra gli obiettivi del progetto, c’è il Contributo all’attuazione e al monitoraggio della Nuova Agenda Urbana delle Nazioni Unite per il 2030 e degli obiettivi del Progetto 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Sensibilizzati e stimolati proprio da quest’ultimo aspetto, Estrogeni ha deciso di dare vita a un suo percorso interno di sostenibilità, attivo, immediato, misurabile, impattante, che vede coinvolti tutti i partner e collaboratori.
L’idea di base resta la medesima:
piccoli gesti fanno una grande differenza.
Ci siamo, pertanto, chiesti come poterne fare un altro che incidesse sui comportamenti quotidiani e che, se applicato su larga scala, potesse generare molteplici esternalità positive (mobilità urbana, qualità dell’aria, uso sostenibile del suolo, verde, solo per ricordare alcuni degli obiettivi della sopraccitata Agenda Urbana dello Sviluppo Sostenibile).
La composizione
Il progetto si chiama E222e - Bring your thoughts into the future
Le due E stanno, evidentemente, per Estrogeni ed Environment, 222 sta per il civico di via Nomentana presso cui è la nostra sede, il claim rimanda al focus della nostra attività. Il senso del progetto è creare una cultura e una pratica di sostenibilità che rispetti l’ambiente e contribuisca a migliorare i vari livelli di inquinamento urbano a cui siamo, costantemente, sottoposti.
Riprendendo il Libro Bianco della Unione Europea sui trasporti del 2011, ribaditi nel 2013 all’interno del Pacchetto per la Mobilità Sostenibile, ci siamo focalizzati concretamente sul perseguimento, nel nostro piccolo, di tutte le finalità indicate.
DIMEZZARE ENTRO IL 2030 L’USO DELLE AUTO ALIMENTATE CON CARBURANTI TRADIZIONALI ED ELIMINARLO ENTRO IL 2050
REALIZZARE SISTEMI DI LOGISTICA URBANA CON L'OBIETTIVO DI ARRIVARE A ZERO EMISSIONI DI CARBONIO ENTRO IL 2030
DIMEZZARE IL NUMERO DELLE VITTIME NEL TRASPORTO SU STRADA ENTRO IL 2020 AVVICINANDOSI ALLE ZERO VITTIME NEL 2050
Trend %
emissioni CO2
2018 = 62%
2019 = 38%
Traslando sulla nostra realtà e sulla nostra possibilità di incidere, abbiamo stabilito che, dal 1 gennaio 2019, chiunque venga in ufficio a lavorare dovrà farlo o camminando a piedi o utilizzando mezzi di trasporto pubblici collettivi e mai con mezzi privati. Attraverso un sistema di misurazione comportamentale complesso basato sui due parametri stile alimentare (food e beverage) e mobilità sostenibile (un terzo, ufficio sostenibile, è in via di sviluppo), abbiamo individuato un valore di partenza che siamo, poi, andati a monitorare nel tempo, per individuare le perfomance della scelta sulla voce risparmio di emissioni CO2. Essendo, in ufficio, stabilmente in 8, di cui 6 onnivori (produzione media annuale di 566 kg di CO2, fonte Osservatorio Foodwatch) e 2 vegetariani (produzione media annuale di 295 kg di CO2, fonte Osservatorio Foodwatch), utilizzando in 7 bicchieri di plastica e in 1 borraccia e ricorrendo tutti all’automobile per un totale di 6 km al giorno sulla distanza casa-ufficio (produzione media annuale di 1.000 kg di CO2 per 10.000 km, fonte automobile.it), siamo partiti da un valore medio di 6.962 kg di CO2 emessi nel corso del 2018, per giungere – attraverso piccoli ma sostanziali cambiamenti di comportamento – ai 4.279 kg di CO2 di martedì 31 dicembre 2019 (-38,5%).
Nel dettaglio, i vegetariani sono diventati 3 (+1), gli utilizzatori di borracce sono saliti a 7 (+6), la gran parte ha iniziato a dirigersi in ufficio a piedi o in bicicletta (+6).
In questo primo trimestre 2020, modificando esclusivamente la variabile beverage del parametro stile alimentare (tutti ormai utilizziamo borracce), il valore si è attestato su 1.009 kg di CO2 (-0,06% rispetto al primo quadrimestre 2019) che, in proiezione, rebus sic stantibus, genererebbe un valore annuale di 4.036 kg di CO2 (-5,67% rispetto all’intero 2019). Ovviamente, lavoreremo per ottenere un risultato ancora migliore.
Per quanto concerne il parametro ufficio sostenibile, stiamo attualmente sviluppando un applicativo proprietario che consenta di pesare, all’interno del percorso di monitoraggio e misurazione, anche l’impatto positivo dato dalle caratteristiche strutturali della sede aziendale (no stampe, vetrate, infissi termici, led).
Riteniamo, in definitiva, attraverso questo approccio scientifico – perché validato da fonti autorevoli – e ponderato – perché costruito su misura della nostra realtà, di soddisfare criteri di oggettività (fondamento di ogni sistema di certificazione) e di assecondare un percorso di miglioramento costante e dinamico.
Emissione Co2 in Kg
STILE ALIMENTARE (FOOD)
2018 = 3986 kg
2019 = 3715 kg
STILE ALIMENTARE (BEVERAGE)
2018 = 1680 kg
2019 = 240 kg
MOBILITÀ SOSTENIBILE